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La Russia potrebbe aumentare gli attacchi contro l'Ucraina prima dell’arrivo di nuovi aiuti Usa. Lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) all'indomani dell'approvazione alla Camera dei Rappresentanti all'Ukraine Security Supplemental Appropriations Act, la legge che prevede aiuti a Kiev per 60,8 miliardi di dollari. Il disegno di legge, ricorda l'Isw, "deve ora essere approvato dal Senato e firmato dal presidente prima che gli aiuti possano iniziare ad arrivare. Questi requisiti e la logistica del trasporto di materiale statunitense in prima linea in Ucraina significheranno probabilmente che la nuova assistenza statunitense non influenzerà la situazione in prima linea per diverse settimane. La situazione del fronte continuerà quindi probabilmente a deteriorarsi, in particolare se le forze russe aumenteranno i loro attacchi per sfruttare la finestra limitata prima dell’arrivo di nuovi aiuti statunitensi". Gli esperti del centro studi statunitense ricordano che finora "le forze russe hanno cercato di sfruttare le degradate capacità di difesa aerea dell'Ucraina nel tentativo di far crollare la rete energetica e causare danni a lungo termine alle infrastrutture e alla capacità industriale di difesa di Kiev". "L’arrivo ormai previsto dgli aiuti americano probabilmente intensificherà le operazioni offensive e gli attacchi con missilistici e droni per raggiungere obiettivi operativamente significativi che diventeranno sicuramente più difficili da ottenere contro le forze ucraine ben rifornite", osserva l'Isw. Vladimir Putin è imprevedibile, ad un certo punto potrebbe decidere di usare armi nucleari. A rilanciare l'allarme è Yulia Navalnaya, vedova di Alexei Navalny, in un'intervista alla Dpa: "Non sappiamo cosa aspettarci da lui, probabilmente lo farebbe", di usare armi nucleari. Nessuno si aspettava due anni fa che il presidente russo avrebbe ordinato di attaccare l'Ucraina, "ma ha deciso di farlo, lui terrorizza le persone, le tiene in uno stato di paura, nessuno sa quello che Putin farà dopo", avverte. La vedova di Navalny parla poi dei recenti arresti di presunte spie russe in Europa: "Putin non ha appena iniziato, lo fa da sempre. Inizia le guerre, uccide i suoi oppositori. Ho sempre pensato che ci fossero molte spie russe in Europa, spie russe, questo è ovvio". Infine, Yulia Navalnaya – che ha raccolto l'eredità del marito, morto in una colonia penale russa il 16 febbraio scorso – confessa il suo desiderio di tornare un giorno in Russia: "Voglio vivere lì, i miei figli sognano di tornare lì, voglio andare sulla tomba di Alexey, è molto importante per me e spero di farlo molto, molto presto. Sogno di tornare in Russia il più presto possibile". Intanto ieri i russi hanno attaccato la regione di Zaporizhzhia "390 volte", ha riferito su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Ivan Fedorov, secondo cui sono stati usati anche 124 droni per colpire gli obiettivi. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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